giovedì 16 febbraio 2012

Aggressione fascista a Massa

Riportiamo la testimonianza oculare di un nostro compagno sui fatti di Massa di Sabato scorso:

Cari compagni/e sabato sera, a Massa dopo la contromanifestazione a casa pound e forza nuova, io e altri compagni tornavamo alle macchine, alla spiccolata perchè la manifestazione era finita. Come giriamo l' angolo troviamo ad attenderci un nutrito cordone di polizia, dietro c'era FN, quando sentiamo gridare da dietro le guardie " carica, carichiamo" a gridarlo era il segretario regionale di FN Francesco Mangiracina e suo padre, parte l' agguato " perchè è di questo che si tratta" ne nasce un primo scontro dove io e 3 compagni di Massa ci siamo trovati coinvolti. Partono con cinghie bastoni e caschi in testa, noi reagiamo ma un compagno di Massa viene scaraventato a terra da un gruppetto di 5-6 persone, io appena liberatomi di un aggressore mi fiondo a togliere il compagno dalle mani FASCISTE, e li mi attaccano alle spalle, con i bastoni. rialzo il compagno e a quel punto cominciano a scappare e le forze dell'ordine invece che fermare chi ci ha aggredito ( che hanno fatto passare tranquillamente) ci caricano noi e altre persone anche che non c'entravano niente, passanti ecc.. dopo di che non cè altro che cariche fino all' atrio del comune di Massa. Io e il compagno già nominato veniamo portati al pronto soccorso di Massa dove + tardi arriverà anche Mangiaracina. Io verro trattenuto in traumatologia, mentre l' altro compagno sarà dimesso con prognosi di 10 gg. Io uscirò il lunedì pomeriggio con un referto medico che parla di cedimento dell 12 vertebra. Prognosi 15 gg. Questo è quello che è accaduto a Massa. Volevo solo ringraziare tutti i compagni che già da sabato sera mi hanno sostenuto, non facendomi mancare mai niente. Un grande GRAZIE A TUTTI, DI CUORE E A TUTTI QUELLI CHE NELLE ORE E GG SUCCESSIVI HANNO DATO LA LORO SOLIDARIETà. Spero che la verità venga fuori LA RESISTENZA CONTINUA E DEVE CESSARE DI ESISTERE OGNI COVO FASCISTA COME CASA POUND, E FORZA NUOVA UN SALUTO A PUGNO CHIUSO.”

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